Titolo: Uno studio in rosso
Autore: Arthur Conan Doyle
Anno: 1887
Recensione
“Uno studio in rosso” è il romanzo che dà il via ad una serie di avventure che vedono protagonista uno dei detective più amati di sempre: Sherlock Holmes.
Nel primo romanzo, Holmes conosce il dottor Watson, congedato dall'esercito per una ferita, e decidono di essere coinquilini per dividere le spese di un appartamento.
Sarà proprio il dottor Watson la voce narrante delle avventure di Sherlock!
Holmes è chiamato dall'ispettore Lestrade a indagare sull'omicidio di un uomo, trovato morto in una stanza accanto ad un anello nuziale e la scritta “Rache”.
L'incredibile capacità deduttiva e il suo “ragionamento a ritroso” renderanno Sherlock la chiave vincente per risolvere l'enigma.
Non mi ha assolutamente delusa!
La soluzione era tutt'altro che palese, gli indizi ben nascosti e Sherlock sorprendente e infallibile!
Il libro è diviso in due parti: nella prima viene esposto il caso e ci sono le prime indagini, nella seconda (criticata dai frettolosi!), viene raccontato un passato che poi va a coinvolgere l'assassino e la vittima nel finale con la spiegazione del ragionamento e del movente.
Lo stile di Doyle è riconoscibile fin dalle prime righe con la sua raffinatezza e precisione, così come l'ambientazione londinese porta subito nelle tipiche atmosfere da romanzo di Sherlock Holmes.
Straordinari gli aiutanti, anche se non
vi rivelerò chi sono! Sarete sorpresi quanto me nello scoprirlo, ma
d'accordo con la teoria del nostro investigatore.
Ho sempre amato Sherlock. È stato il
mio primo “amore letterario” ed ha continuato a mantenere il suo
posto in tutti questi anni!
Nonostante abbia già letto molto
di lui, non ho resistito a comprare questo bellissimo libro edito
Newton che contiene tutta la produzione che lo riguarda.
Mai scelta fu più saggia! Non vedo l'ora di parlarvi del resto della raccolta!
Vi state chiedendo di chi è quell'adorabile musetto in foto? Ma del mio principe azzurro, Demo! Primo amore in assoluto!
Qual è stato il vostro primo amore letterario?
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