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Anime perse destini ritrovati







Titolo: Anime perse destini incrociati
Autrice: Elisa Crescenzi
Genere: romance
Anno: 2019
Lunghezza stampa: 356


Trama


Sono gli errori del passato a rendere il presente una vera e propria battaglia. Sebastiano combatte contro i propri demoni, che l’hanno reso il ragazzo distaccato e chiuso che mostra a tutti, ma dietro la facciata da duro si nasconde ben altro, forse più di quello che lui stesso ricorda. Alessandra, dal canto suo, non è una ragazza facile, perennemente alla ricerca di un suo equilibrio che la tenga a galla in questa vita all’apparenza perfetta. Il loro primo incontro è più un vero e proprio scontro, nel quale le discussioni non mancano.Cosa succede se due teste calde si ritrovano a dover fare i conti con le proprie sensazioni? Avranno la meglio le emozioni, o i ricordi sono ancora troppo vividi?Ma attenzione, il passato è sempre in allerta e potrebbe bussare alla porta, anche in questo esatto momento...Siamo noi gli artefici del nostro futuro e di ogni scelta... È facile perdersi nei propri errori, ma l’importante è riuscire a ritrovare sempre la strada di casa.


Recensione


Siamo al secondo capitolo della Souls' series di Elisa Crescenzi e queste anime complicate continuano a imbattersi l'una nell'altra!

Questa volta a farci sbattere la testa contro il muro sono Sebastiano e Alessandra, rispettivamente il fratello di Stefano e la migliore amica di Giulia.

Quando scrivo “Farci sbattere la testa contro il muro”, intendo letteralmente. Ma andiamo per gradi!

Sebastiano, un personaggio che ha attirato molto la mia attenzione anche nel primo libro (Anime sbagliate destini incrociati). Il ritratto dell'impulsività e dell'avventatezza. All'inizio detta quasi legge nel rapporto/non rapporto con Alessandra, tanto da lasciarmi un po' perplessa.

Mi spiego: personalmente, non avrei mai accettato che un ragazzo mi parlasse con il tono e il modo che lui adotta con Alessandra. È incredibilmente pretenzioso, da volergli fare una faccia di schiaffi. Il punto, fondamentale direi, è che gli si vuol bene. Si percepisce, tra le righe, il suo cuore ferito e invece di accusarlo per le sue pretese, si cerca di capire cosa lo ha portato a costruirsi quella corazza.

Alessandra, “povera crista”, direi.

All'apparenza superficiale, quella che cambia facilmente fidanzato e letto, ma che poi si rivela un'anima fragile, ma determinata, generosa e romantica.

Riesce sorprendentemente a star dietro a Sebastiano che rischia di farla impazzire (in positivo e negativo!) una pagina sì e l'altra pure! Dunque, come dicevo, una grande determinazione.

Mentre Stefano e Giulia erano molto molto riflessivi e cercavano di andare per gradi e avere la situazione sotto controllo, Sebastiano e Alessandra il controllo non sanno minimamente cosa sia e questo regala, durante la lettura, qualcosa come un numero indecifrabile di infarti.

Ci sono fraintendimenti, svolte improvvise, colpi di scena eclatanti, mentre sono ad un passo dall'avere tutto, lo perdono e il passato bussa insistentemente alla porta, ma loro restano legati dal filo più forte che esista: l'amore.

Mi è piaciuto leggere il proseguimento della storia tra Giulia e Stefano, che vediamo stra-innamorati ma anche, scusate il francesismo, incazzati neri l'uno con l'altro.

Inoltre, piccola menzione speciale per Mirko, amico di Alessandra, povero Cristo anche lui che si trova in mezzo!

Come ho scritto per il primo capitolo della serie, la quotidianità risulta il punto di forza di questo romanzo. I personaggi hanno un lavoro comune, vivono le loro relazioni come comuni mortali e così via. Hanno pregi e difetti, oltre a tutte le sfumature dei loro caratteri.

A differenza del primo libro, ci troviamo di fronte ad una storia molto più passionale, anche se le scene, possiamo dire, “hot”, non ricadono nel volgare. Avrei preferito una frequenza minore, ma si tratta pur sempre di gusti personali.

Anche in questo caso troviamo delle belle citazioni e canzoni all'inizio di tutti i capitoli per impreziosirli. Posso confermare, a questo punto, che Elisa ed io abbiamo gli stessi gusti musicali!

Ho notato che questa recensione va molto a confrontare i primi due capitoli di questa serie, mi sembra quindi giusto esprimere una possibile preferenza tra i due.

Ciò che ho letto in “Anime perse destini ritrovati” è la rivelazione di quella relazione misteriosa che aleggiava nel primo libro. Quindi, diciamo che parte in vantaggio perché già conosciamo i personaggi e già hanno avuto modo di incuriosirci.

A parte questo, l'evoluzione della storia ha avuto un ritmo più dinamico e veloce, con uno stacco da un capitolo all'altro che ti lasciava col fiato sospeso e ti spingeva a voler sapere che cosa accadesse nel successivo.
L'ho trovato più coinvolgente, ma senza nulla togliere al primo che mi ha tolto, comunque, un'abbondante dose di ossigeno.


Quuuuuindi! Conquistata!



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