Quando si studiano le guerre dai libri
di storia, le persone che persero la vita restano un numero e a volte
non si pensa alle condizioni in cui le popolazioni si trovarono a
vivere, che spesso sono nascoste dietro espressioni come, ad
esempio,“riduzione in miseria” e “malcontento generale”.
Sotto il burqa di Deborah Ellis, è una storia
ambientata in Afghanistan, paese finito sotto il controllo dei
talebani. Quest'ultimi occuparono Kabul, la capitale, nel 1996 e
imposero leggi restrittive molto dure per ragazze e donne. Furono
chiuse le scuole femminili, alle donne fu proibito di lavorare e di
uscire di casa senza essere scortate da un uomo e, in più, le
finestre dovevano essere verniciate di nero affinché non si
vedessero le donne all'interno delle abitazioni.
La protagonista è Parvana, una
ragazzina di undici anni che è costretta a travestirsi da ragazzo
per lavorare e dare sostegno economico alla sua famiglia composta di
sole donne (e un bambino troppo piccolo) dopo l'arresto del padre e
la morte del fratello maggiore.
Si tratta di una storia inventata,
tuttavia al mondo esistono realmente delle “Parvana” che devono
affrontare leggi estremiste come quelle citate in precedenza. È in
questi paesi che si soffre realmente la fame, dove il pranzo non è
altro che un po' di riso o del té o del pane. Dove non si hanno
neanche i soldi per poter accendere la luce.
Nella sua semplicità, questa storia
pone dinanzi alle condizioni di un paese occupato con violenza e la
resistenza che ognuno cerca di attuare nel suo piccolo, ad esempio,
travestendosi da ragazzo.
“È comodo giudicare la paura degli
altri quando si sta sempre al sicuro in casa!”
Ed è comodo giudicare quando la guerra
è sempre una realtà, fortunatamente, distante dalle nostre vite.
Ho adorato della piccola Parvana il
coraggio di mettere a rischio la propria vita per la famiglia e di
non includere la fuga tra i suoi progetti, proprio per paura della
difficoltà in cui l'avrebbe lasciata.
Della signora Weera ho ammirato la
forza, la determinazione e il gioco di squadra che è riuscita a
gestire supportando la famiglia di Parvana.
Sono personaggi fortemente realistici
nei loro comportamenti, nel loro modo di parlare e ragionare.
Il libro si conclude lasciando molti
conti in sospeso.
Ho scoperto però che esistono degli altri libri che sono la continuazione di questa storia. Credo, dunque, che li prenderò per scoprire il destino di questa coraggiosa ragazzina.
Ho scoperto però che esistono degli altri libri che sono la continuazione di questa storia. Credo, dunque, che li prenderò per scoprire il destino di questa coraggiosa ragazzina.
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