Passa ai contenuti principali

Il piccolo Lord Fauntleroy





Cedric Errol, un semplice bambino americano di sette anni, scopre improvvisamente di essere l'unico nipote di un lord inglese. Inoltre, essendo morti sia i suoi zii che suo padre, risulta essere l'unico erede di Dorincourt.

Come si può notare, la trama di questo romanzo è molto semplice così come lo sono lo stile dell'autrice, Eliza Burnett (più conosciuta come l'autrice de “Il giardino segreto”), e il lessico utilizzato. È un libro destinato ai bambini ma che ha fatto molto scalpore anche nel mondo degli adulti.


Il motivo di questo grande interesse risiede nei messaggi positivi lanciati dal libro in questione, ad esempio, come la forza dell'amore possa spingere le persone a cambiare, come la bontà possa migliorare la vita del prossimo o, ancora, come il denaro possa essere utilizzato non solo per soddisfare i propri capricci, ma anche per fare del bene.

Troviamo rappresentate, inoltre, diverse categorie sociali: poveri/ricchi, americani/inglesi, vecchi/giovani e, attraverso le relazioni che intercorrono tra di loro, possiamo anche percepire il modo di pensare delle persone in quel periodo storico. Ci troviamo nella seconda metà dell'800 tra America e Inghilterra.

Di base, possiamo osservare dei pregiudizi ben radicati nei personaggi.

C'è Mr. Hobbs che prova un odio immenso verso i conti (e aristocratici, in generale) senza mai averne conosciuto realmente uno.

C'è il conte di Dorincourt che disprezza gli americani tanto che, quando il suo figlio prediletto (Il capitano Errol) sposa una giovane americana, gli spedisce una lettera in cui gli intima di non farsi mai più rivedere. O ancora, la sua immensa paura provata prima di incontrare il piccolo Ceddie. Si aspetta un piccolo monello maleducato, impertinente e fastidioso. Sarà così?

Se non dovesse bastare, possiamo trovare una grande dimostrazione di amicizia, anche se singolare, tra Cedric e Mr. Hobbs, il droghiere, e Dick, il lustrascarpe. Come si può notare in questo caso si tratta di persone umili, di lavoratori che non hanno niente a che fare con la ricchezza di Dorincourt. Eppure, la bellezza del piccolo lord sta nel suo trattare tutti allo stesso modo.

Dunque, gli argomenti sono tra i più svariati e tendono ad assumere un'importanza rilevante, ma sono trattati con una tale semplicità da non risultare noiosi.

Vi è poi il rapporto di assoluto amore tra Cedric e sua madre, Mrs. Errol. Lei è disposta a trasferirsi dall'America all'Inghilterra per permettere al figlio di conoscere suo nonno e di poter godere di un futuro migliore rispetto a quello che lei poteva offrirgli. Inoltre, non fa sapere a Cedric dell'odio che il nonno prova nei suoi confronti e ciò che egli pensa di lei affinché non ci siano “ombre” sul loro rapporto, per permettere al bambino di poter vivere in serenità il rapporto con il nonno.
Una donna forte, gentile, onesta e dignitosa. Ci sono altri suoi gesti che assumono una notevole rilevanza all'interno del romanzo, ma non li citerò per evitare eventuali spoiler.

Un libro da leggere! Promosso!



Commenti

Post popolari in questo blog

Tra le pagine de: "Il Grinch!"

Ogni Natale tra gli scintillii, le lucine e i nastrini d'oro e d'argento, c'è un personaggio che, puntualmente, è sempre invitato a casa mia per le feste: Il Grinch! Nato dalla penna del Dr. Seuss, quella del Grinch è una storia così intensa da risultare immancabile nel periodo di queste festività e sono felice di poter condividere questa mia tradizione con voi. Una storia di straordinaria semplicità. Il Grinch odia il Natale. Odia il consumismo del Natale, lo stupido correre dietro a pacchetti e pacchettini con doni che poi finiscono nell'immondizia dopo averli usati al massimo una volta. Odia le persone che hanno ferito i suoi sentimenti, perché la gente sa essere cattiva e tale negatività finisce in un circolo infinito in cui: “Tu fai del male a me e io ricambio”. Il Grinch porge una mano e viene scottato nuovamente. E poi c'é Cindy Chi-Lù. Una bambina, un'anima innocente che spera che le persone si rendano conto che il Natale non sia fatt

Tutti protagonisti con Laura Ravy

  Titolo: Apocalisse post caffè Autrice: Laura Ravy Genere: romance Anno: 2020 Lunghezza stampa: 327 Avete mai pensato che potesse esistere un libro senza personaggi secondari? Laura Ravy, con il suo “Apocalisse post caffé” ha dimostrato che è possibile! La particolarità del suo romanzo d'esordio è la presenza di tanti personaggi che appaiono tutti co-protagonisti. Ciò può lasciare perplessi, lo capisco, perché non è consuetudine dare una storia e un'evoluzione a tutti i personaggi (a meno che non si tratti di una serie/saga). Dunque! Questa peculiarità mi è piaciuta, specialmente perché mi ha dato una visione quanto più completa possibile della storia. Certo, c'è qualche comparsa di poche pagine, ma quelle sono inevitabili!   In più, è stato bello assistere all'amalgamarsi di questi protagonisti, al loro venirsi incontro, talvolta inconsapevolmente. In ciascun capitolo seguiamo in modo alternato le vicende di Silvia e Matteo (i super protagonisti, in effetti), ma

"Pioggia e uva"- Recensione

  Titolo: Pioggia e uva Autrice: Paoletta Maizza Anno: 2020  Lunghezza stampa: 144 Trama “ Prima di lasciare la mia stanza per sempre, ho allungato le mie dita verso il cielo, quella sera, volevo toccare la luna, per far sì che si realizzasse almeno uno dei miei desideri, sperando in fondo che proprio la luna diventasse il mio portafortuna o che fosse così indulgente da permettermi di trovarlo.”Puglia, fine anni ‘50. Sorridente, dolce, affidabile, onesta. Lisa Antonaci, orfana di guerra cresciuta dalle suore, decide di intraprendere una nuova strada, la più straordinaria di tutte. A bordo dell’autobus che la porterà a Villa Rini, casa in cui è stata assunta come infermiera personale della dolcissima signora Nella, incontrerà Massimiliano Colella. Coincidenza vuole che sia il nipote della sua paziente e che debba convivere con lui sotto lo stesso tetto. Per lei il giovane dagli occhi scuri e i capelli arruffati dal vento è la dimostrazione stessa di Dio sulla terra. Nel soggiorno meravi