Cronache di giganti è una raccolta di
storie in cui i protagonisti sono, appunto, giganti oppure nani.
Credo che in questo libro sia stata
impiegata una grande dose di fantasia messa al servizio di messaggi,
più o meno chiari, che richiamano i più grandi principi di umanità.
A tal proposito, in quasi tutti i
racconti troviamo riferimenti agli articoli della Dichiarazione
Universale dei Diritti umani, utilizzati in modo consono
all'argomento trattato.
È stato un buon modo di rispolverare
questi grandi principi che sono alla base della società umana.
Ne cito qualcuno, giusto per farci
un'idea:
Art. 1. Tutti gli esseri umani nascono
liberi ed eguali in dignità e diritti […]
Art. 3. Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della propria persona […]
Art. 3. Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della propria persona […]
Art. 23. Ogni individuo che lavora ha
diritto a una remunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui
stesso e alla sua famiglia un'esistenza conforme alla dignità umana.
I nostri protagonisti si trovano alle
prese con la richiesta di rispetto di questi principi da parte ora di
un re, ora di un gigante, ora di qualcuno che detenga, in effetti, il
potere.
Si parla, dunque, di libertà,
uguaglianza, giustizia, diritti e doveri
Ma si tratta anche di discriminazione, di solitudine, d'amore, di famiglia, di destino, d'invidia.
Ma si tratta anche di discriminazione, di solitudine, d'amore, di famiglia, di destino, d'invidia.
Nel secondo racconto, c'è un capoverso
che ho letto e riletto senza stancarmi mai. Si parla di un re che,
per svariate ragioni, viene cacciato e si allontana dalla sua
famiglia. Quando la moglie si ammala, il figlio incontra una maga che
le rivela il modo per guarire la madre. “Egli” è il re.
“La salvezza è nell'amore. Egli
dovrà raccogliere una lacrima per ogni parola che avrebbe potuto
dirle, suonare un campanello per ogni volta che avrebbe dovuto esser
con lei anziché altrove, cogliere un petalo per ogni sorriso che le
ha negato e un'ala di farfalla per ogni bacio che non le ha dato. Poi
dovrà tornar da lei per dirle quanto l'ha amata.”
Essendo una romantica, queste righe le
ho quasi imparate a memoria. “La salvezza è nell'amore”.
Ci sarebbe molto da dire anche degli altri racconti, ma poi vi rivelerei troppo e non ci sarebbe più la curiosità di andare a leggere il libro.
Ci sarebbe molto da dire anche degli altri racconti, ma poi vi rivelerei troppo e non ci sarebbe più la curiosità di andare a leggere il libro.
Il lessico e la sintassi sono molto
curati, si percepisce il grande impegno che c'è dietro.
Il prologo, forse, non mi ha convinta
in pieno, ma l'epilogo, posto anche a chiarimento di intenti dello
scrittore, l'ho trovato molto interessante. Un completamento
dell'opera immancabile che mi ha anche tolto qualche dubbio circa
quello che avevo letto.
Ho apprezzato anche le citazioni di
altre opere poste all'inizio di ogni capitolo. Ci sono Cicerone,
Wilde, Manzoni e tanti altri.
In conclusione, si tratta di una bella raccolta di storie per ragazzi/adulti!
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